Sisma Bonus 2018: le detrazioni
Oggi torniamo a parlare di normative e in particolare ci occupiamo del Sisma Bonus per capire bene quanto è stato disposto dalla Legge di Stabilità 2018 in merito.
L’incentivo all’adozione di interventi con valenza antisismica ha come obiettivo la sensibilizzazione verso i problemi di stabilità delle strutture; in caso di calamità naturali devono essere nelle migliori condizioni possibili per salvaguardare al meglio l’incolumità di persone e cose. In questo direzione, sebbene l’introduzione di questa agevolazione non sia una novità dell’ultima legge di stabilità, va letta la decisione di allargare la possibilità di usufruire delle detrazioni anche per aziende e capannoni industriali.
Il Sisma Bonus è un’agevolazione fiscale che consente di portare in detrazione una percentuale sulle spese sostenute per interventi volti a migliorare le condizioni di sicurezza in caso di sisma delle strutture architettoniche.
Del Sisma Bonus possono usufruire tanto i privati tanto le attività produttive e in entrambi i casi l’agevolazione, entrata in vigore a gennaio 2018, resterà in corso di validità fino al 31 dicembre 2021.
Con l’ultima legge di Stabilità sono state introdotte importanti novità sulle detrazioni per questa tipologia d’interventi, partendo dalla ripartizione per gravità di rischio sismico delle aree geografiche del nostro paese. Con le disposizioni in merito alle detrazioni fiscali infatti sono state messe a punto anche le ” linee guida per la classificazione sismica degli edifici” il testo attuativo che suddivide in 8 classi di rischio le strutture architettoniche: dalla A+ che indica le aree a minor rischio, fino alla G considerate la più critiche, sulla base di questa ripartizione avranno essere progettati tutti gli interventi antisismici sulle strutture.
Primo passo fondamentale quindi sia per i privati sia per le aziende per poter usufruire delle agevolazioni sarà l’incarico a un professionista che valuti la classe di rischio dell’edificio e sulla base di essa progetti gli interventi da eseguire sulla struttura per accedere a una classe di rischio inferiore.
Secondo il Sisma Bonus dunque le imprese e le famiglie che entro il 31 dicembre 2021 realizzeranno interventi sulle strutture architettoniche seguendo questi criteri, potranno detrarre di base il 50% delle spese sostenute e raggiungere
Per i condomini in caso di interventi sulle parti comuni o sullo stabile intero per la riduzione del rischio sismico, spetta:
Il tetto dei 96.000 Euro è da considerarsi su ogni unità immobiliare che compone l’edificio.
Nelle spese detraibili rientrano tutti gli interventi sulla struttura che sono riconducibili alla sua messa in sicurezza, incluse le prestazioni professionali, fra questi :
Possono usufruire del Sisma Bonus tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, Imposta sul reddito delle persone fisiche, oppure nel caso delle aziende, all’IRES, Imposta sul reddito delle società, impegnati in lavori di messa in sicurezza nella zona 1 e 2 ad altissimo rischio e anche nella zona 3 a medio rischio. È importante ricordare che possono usufruire del Sisma Bonus non solo i proprietari degli immobili ma anche coloro che sono titolari di un diritto reale su di esso.